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Mostra a Milano su Fabrizio De André fino al 15 maggio 2011

Anche Milano – dopo Genova, Nuoro, Roma e Palermo – ospita dal 11 marzo la tappa conclusiva della mostra che racconta la vita, la musica, le esperienze e le passioni di uno dei maggiori interpreti italiani. La mostra ha sede in via Besana, 12 alla Rotonda. Per Info e Biglietteria: Tel. +39 02.54050233

Per saperne di più, consultate il sito dedicato: www.fabriziodeandrelamostra.com.  Per la vostra vacanza a Milano, i Mokinba Hotels vi invitano a provare l’ospitalità e il confort dei 3 hotel del gruppo. Non perdete altro tempo e programmate ora il vostro soggiorno a Milano, in occasione della Mostra Fabrizio De André alla Rotonda della Besana.

 

 

Gli “Impressionisti” a Palazzo Reale fino al 19 giugno 2011

A Palazzo Reale (Milano) le opere dei grandi maestri francesi, da Monet a Renoir

Mostra – Dal 02/03/2011 al 19/06/2011
La Mostra sugli “Impressionisti” è una selezione di opere provenienti dalla prestigiosa Collezione Clark (USA). Prima tappa del tour mondiale, la mostra espone quadri di illustri maestri francesi tra cui Monet, Pissarro, Gauguin, Manet, Degas e Renoir in un percorso che attraversa l’opera di artisti che hanno rivoluzionato la storia dell’arte del ‘900. Vengono proposte 73 opere realizzate da 26 artisti.

Attualmente la Collezione Clark riunisce circa 8.000 pezzi (fra quadri e opere su carta e arte decorativa). Dopo Palazzo Reale, la collezione Clark sarà ospitata in Francia e in Spagna, per proseguire poi nei maggiori musei di tutto il mondo.

Il percorso espositivo è articolato in 10 sezioni incentrate sulle innovazioni stilistiche e tecniche della seconda metà dell’800: Impressione, Luce, Natura, Città e campagna, Mare, Viaggi, Società, Corpo, Volti, Piaceri.

Correte a visitare la mostra, c’è tempo fino al 19 giugno 2011 e per saperne di più consultate il sito dedicato, www.impressionistimilano.it. Per non perdere questo evento, i Mokinba Hotels propongono delle interessanti offerte speciali per un soggiorno dedicato alla cultura e all’arte. Tre alberghi confortevoli che si trovano in posizione strategica per raggiungere il Palazzo Reale, sede di molte attrazioni e della Mostra.

Dove

  • Palazzo Reale, Piazza Duomo, 12 – Milano
  • Telefono 02-87.56.72

Orari

  • Lunedì: 14.30-19.30
  • Martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30-19.30
  • Giovedì e sabato: 9.30-22.30

Biglietteria on line www.vivaticket.it

 

Mostra Arcimboldo a Palazzo Reale fino al 22 maggio 2011

Mostra Arcimboldo a Palazzo Reale 2011Inaugurata il 10 febbraio, la Mostra Arcimboldo proseguirà fino al 22 maggio 2011. L’artista celebrato nelle principali corti europee del ‘500 torna nella sua città natale con le celeberrime “Teste Composte” e le nature morte riprese da Caravaggio. Le opere provengono da Monaco,Vienna, Madrid, Stoccolma, Parigi e New York. Un artista scandaloso, Giuseppe Arcimboldo, scenografo di feste, creatore di blasoni e di stemmi, di vetrate e tappezzerie che si muove reinventando un genere classico come quello della natura morta. Compone assemblando ortaggi, frutti, pesci per far nascere figure antropomorfe. Da oggetti semplici dà vita a volti mostruosi con un trionfo dell’irrazionale fra fiaba e repellenza, inquietudini e fantasticherie. E, nel suo accatastare, rivela la sua modernità.

Il principale obiettivo dell’esposizione milanese è quello di “restituire” Arcimboldo al suo contesto d’origine e approfondire il ruolo giocato dall’artista nello sviluppo dei generi della natura morta e delle “pitture ridicole”. La mostra, divisa in 9 sezioni, prende il via con un viaggio nella Milano del ‘500: un percorso tra disegni, pittura, oggetti preziosi e disegni grotteschi di Leonardo da Vinci.

Per la vostra vacanza a Milano, i Mokinba Hotels vi invitano a provare l’ospitalità e il confort dei 3 hotel del gruppo. Non perdete altro tempo e programmate ora il vostro soggiorno a Milano, in occasione della Mostra Arcimboldo a Palazzo Reale.

ORARI: mar, mer,ven,dom 9.30-19.30/ Lunedì 14.30-19.30/Giovedì e Sabato 9.30-22.30.

BIGLIETTI Intero € 9,00/Ridotto € 7,50/Ridotto scuole € 4,50/Ridotto famiglia € 19,50

INFO 02.92800375

L’Ultima Cena di Leonardo

Per incarico di Ludovico il Moro Leonardo da Vinci realizzò negli anni 1494-1498 su una parete del refettorio del convento dei domenicani di Santa Maria delle Grazie uno dei più famosi dipinti del mondo. Si tratta della più famosa rappresentazione dell’Ultima Cena, capolavoro di Leonardo e del Rinascimento italiano. Leonardo realizzò numerosi studi, oggi in parte conservati, come la Testa di Cristo alla Pinacoteca di Brera. Scelse di dipingere su muro come dipingeva su tavola, infatti non amava la tecnica dell’affresco, ma la tecnica fu anche all’origine dei problemi conservativi, soprattutto in ragione dell’umidità dell’ambiente, confinante con le cucine. La fama del Cenacolo vinciano è testimoniata, oltre che dalle fonti scritte, dalle numerose copie che se ne fecero, sia a grandezza naturale (affreschi, tele e tavole), sia su supporti leggeri, come disegni e incisioni. Appena terminato il dipinto, Leonardo si accorse che la tecnica che aveva utilizzato mostrava subito i suoi gravi difetti: nella parte a sinistra in basso si intravedeva già una piccola crepa. Si trattava solo dell’inizio di un processo di degrado che sarebbe continuato nel tempo. L’opera subì numerosi tentativi di restauro nel tempo, che cercarono di porre rimedio ai danni e tamponare i fenomeni di degrado. Danni gravi vennero causati durante la seconda guerra mondiale, quando il convento venne bombardato nel 1943: venne distrutta la volta del refettorio, ma il Cenacolo rimase miracolosamente salvo tra cumuli di macerie.

Nel 1977 inniziò un grande e delicato progetto di restauro. Un’operazione durata più di un ventennio, mobilitando scienziati, critici d’arte e restauratori di tutto il mondo. La superficie del Cenacolo era ormai ovunque scrostata e lesionata; si era infilata la polvere, trattenendo l’umidità delle pareti e creando così le condizioni per l’inesorabile scomparsa del dipinto.

Il Cenacolo presentava un impiastro di colle, resine, polvere, solventi e vernici, sovrapposte nei secoli in maniera disomogenea che avevano peggiorato moltissimo le condizioni, già di per sé molto delicate del dipinto consegnando ormai alla fine degli anni settanta un Cenacolo che sembrava ormai compromesso. Solo con una meticolosa e rigorosa opera di restauro ha permesso di restituire all’umanità uno dei più belli capolavori della storia dell’arte.

Eliminate le ridipinture si è ritrovata l’opera originale di Leonardo. Tra le tante scoperte insperate, si è trovato il buco di un chiodo piantato nella testa del Cristo: qui Leonardo aveva appeso i fili per disegnare l’andamento di tutta la prospettiva. L’opera è stata dichiarata nel 1980 patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

L’Hotel King si trova proprio su corso Magenta, lo stesso corso del convento, raggiungibile a 5 minuti a piedi.

Museo del Novecento: ingresso gratis fino a tutto febbraio 2011

Il Museo del Novecento ha ricevuto la visita, ieri mattina, dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che l’ha chiamato “straordinario”. E’, infatti “una delle più importanti e prestigiose opere europee dedicate alla cultura”, come l’aveva definito il Sindaco Moratti all’inaugurazione del 6 dicembre 2010. Il Presidente, accolto dal sindaco e da Formigoni è stato guidato alla scoperta delle sale, colpito dal fatto che le collezioni fossero della città e dalla gratuità del Museo. Fino a febbraio prossimo sarà, infatti, possibile visitarlo senza pagare l’ingresso. Un percorso espositivo unico, ricco di visioni e suggestioni che ospita capolavori di Picasso, Klee, Kandinskij, Modigliani, Umberto Boccioni, de Chirico, Morandi, Guttuso e di altri famosi artisti. Nel cuore di Milano, in piazza Duomo, l’arte del XX Secolo.

Il Museo del ‘900 rappresenta un luogo prestigioso, nel cuore della città, dove poter conoscere e approfondire l’arte del Novecento ammirando le grandi collezioni che Milano ha ereditato e costruito nel tempo incrementando le Civiche Raccolte milanesi. Uno spazio dove trovare una serie infinita di capolavori, che abbiamo visto tante volte riprodotti sulle copertine dei libri di tutto il mondo. Il Novecento non è un secolo breve, ma un secolo sconfinato. Il percorso, sviluppato in successione cronologica, parte dall’inizio del secolo e attraversa i maggiori movimenti e correnti dell’arte italiana.

Ci sono voluti tre anni di lavori per un luogo emblematico della nostra città e con la trasformazione dell’Arengario si ridà ancora più vita a un lato di piazza Duomo, destinato a diventare luogo di incontro e punto di riferimento di milanesi e turisti.  La torre dell’edificio, infatti, sarà sempre aperta alla città indipendentemente dall’ingresso al museo, rendendo visibili opere di Giorgio de Chirico, posti all’uscita della metropolitana (fermata MM1 Duomo) o Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo.

Aperto fino a tarda sera anche il ristorante: metallo dorato, marmo, legno lucidato, lacche: sono solo alcuni degli aspetti relativi al suo allestimento.

Il bookshop è situato al piano terra, accanto alla biglietteria e gestito dalla casa editrice Mondadori questo spazio si estende su due piani collegati da una scala, con ingresso indipendente. In quest’area, delimitata da grandi e luminose vetrate, i visitatori possono trovare – insieme a un ampio assortimento di titoli – spazi di informazione e approfondimento relativi a mostre ed eventi del Museo, oltre alla guida del Museo del Novecento. Al piano interrato, infine, una sala proiezioni e conferenze ospita convegni, letture e incontri di vario genere.

Perchè non approfittare di questa occasione e prenotare un Mokinba Hotel e gustarsi oltre alla meraviglia del Duomo anche il secolo trascorso?